papà due

ancora qualche riga su mio padre. Vorrei aggiungere solo qualche dettaglio. Mio padre non è una persona molto alta di statura (l’adolescenza vissuta durante la guerra credo abbia avuto la sua parte in questo) ma quello che gli è mancato in altezza è stato ampiamente compensato dall’ingegno. Che io ricorda a casa mia, in tutto il periodo in cui vi abitai, fino a quando non partii per Milano, non venne mai un operaio. Mio padre sapeva fare l’elettricista, il muratore, l’imbianchino, l’idraulico, il meccanico, il fabbro….Ricordo, ero piccolo, quando rifece il bagno ed aiutato solo dai ragazzi che lavoravano con lui, (Luigi e Liberato, il primo ormai è in Francia, nei dintorni di Marsiglia e raramente torna, specie da quando non ha qui più nessun parente, il secondo lo si incontra di tanto in tanto in paese, perché lavora sempre in giro per la provincia) montò la vasca da bagno nuova e cambiò la disposizione a tutti i sanitari. Ricordo ancora quando nel nostro garage (anche di esso e di tutti i momenti ivi trascorsi parlerò) cambiò il motore alla sua vecchia cinquecento nel giro di una domenica mattina e di un intero lunedì e alla fine, nonostante i nostri scetticismi da bambini, l’autovettura si avviò al primo colpo. Ricordo quando montò la veranda sul terrazzino (c’è ancora) che si fece costruire da suo cognato, Zio Carlo (anch’egli un campione di fabbro volato in cielo troppo giovane) al quale fornì per telefono le misure e che lui ci inviò con un camioncino. Tutto perfetto: la veranda calzò a pennello nello spazio riservatale. Ricordo quando da un motore di lavatrice ricavò un avvolgipellicole per il suo lavoro o con un compressore di frigorifero costruì un gonfiatore per i nostri palloni o per le ruote delle bici. Ricordo quando ci regalò un televisore a colori nel 1976 per le olimpiadi di Montreal e tutti i nostri amici venivano a casa nostra per vedere la tv a colori. Anche quando abitavo a Milano, prima, e a Potenza, poi, e lui veniva con mamma a trovarci, si adoperava per rendere più confortevole la nostra casetta con tanti piccoli lavoretti di manutenzione, che so sistemare l’antenna televisiva, portare l’energia elettrica in quel punto della casa dove non c’era una presa, montare la tenda della doccia o riparare quella perdita d’acqua fastidiosa. Adesso l’età non gli consente più di affaticarsi, ma ogni tanto ripara qualche piccolo elettrodomestico che gli porta un suo vicino o si diverte ad inventare ancora qualcuna delle sue per lui o per i suoi nipotini. Grazie papà per tutto quello che hai fatto per noi e per tutti i valori che ci hai inculcato con il tuo esempio di vita.

papà dueultima modifica: 2004-08-24T10:10:12+02:00da naufragotriste
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