Elementari – I parte

Ho cercato di mettere a fuoco quello che ricordo di quel periodo, ma è un così grande turbinio di ricordi che devo cercare di organizzarli alla meno peggio. Guardando alla fotografia di classe della seconda elementare, penso che inizierò parlando della mia maestra e dei miei amici. Della maestra Carmela ricordo la sua santa pazienza con noi bambini, sempre una parola buona, mai un rimbrotto. Credo che fosse rimasta vedova perché non ci parlava mai del marito ma spesso e volentieri della figlia, Giusy se non sbaglio, maestra anche lei. Sempre elegante e con i capelli lunghi, rimase in noi un buon ricordo, tanto è vero che quando poi arrivammo alle scuole medie, al termine delle lezioni, non mancavamo mai di passare a salutarla. Ricordo quando ci faceva scrivere le letterine di Natale o Pasqua per i nostri genitori (sbaglio o non esistono più quelle belle letterine a tema predisposte ed ornate da tutta quella polverina argentata e dorata?), quando ci aiutava a preparare i lavoretti, quando ci faceva cantare, quando mi fece recitare nel vecchio cinema annesso alla scuola la poesia in occasione di una festa della mamma di tanti anni fa, quando ci portò tutti davanti alla statuina della Madonna di Lourdes a pregare per Robert Kennedy ferito in un attentato a Los Angeles e quando ci disse, poi, che la Madonnina aveva apprezzato le nostre preghiere ma che aveva bisogno in Paradiso di quel signore importante. Ricordo qualche interrogazione di matematica alla lavagna e la richiesta di calcolare il perimetro di un quadrato, ricordo i suoi “Bravo”, “Bene” e “10” sui quaderni, e le sue firme sulle mie pagelle. Ricordo le domande a bruciapelo sulle tabelline e le mie risposte ancor più veloci. Ricordo di essere stato bravo a scuola e che il merito di questo era senza dubbio attribuibile alla Signorina Assuntina, la mia Ninì, che tutti i pomeriggi mi aiutava nello svolgimento dei compiti con la sua dolcezza, precisione e serenità. La sua dote maggiore era la pazienza, non andava mai di fretta, aspettava che capissi un argomento, che riuscissi a risolvere un problema, che facessi un riassunto solo dopo aver letto più volte il testo relativo: mai che mi avesse fatto lei i compiti per perder meno tempo con quel ragazzino dagli occhi azzurri che si presentava tutti i giorni a casa sua con tanta voglia di imparare e di precorrere i normali ritmi e tempi scolastici. Non ricordo bene se a quei tempi la signorina Assuntina già insegnava, ricordo che di tanto in tanto andava a Napoli per affrontare un concorso per poter ottenere il “posto” nella scuola che ampiamente meritava. Quando lei andava ad affrontare quelle prove, ricordo che mamma accendeva una candelina a Gesù e ci invitava a pregare affinché la signorina Assuntina vincesse il concorso. Quando tornava da Napoli, ci portava sempre un regalino acquistato o all’Upim o alla Standa, ed io che non ero mai stato in uno di questi negozi, pensavo che dovessero essere più o meno come il paese dei balocchi. Facendo più o meno i conti, erano gli anni delle olimpiadi di Città del Messico e ricordo che dopo i compiti, mi fermavo a vedere la televisione con Tittì e Gino e c’era spesso anche Nonna Coppola a vedere la televisione con noi. Siccome era una bella vecchina minuta ricordo che formulai in uno di quei momenti, e non l’ho più scordato, una mia personale teoria infantile sulla vita umana: credevo che col passare degli anni, quando si invecchiava si ridiventava piccoli e si iniziava da capo. Crescendo capii che non era così, e che la vita è una sola e va vissuta intensamente. Alla prossima….

Elementari – I parteultima modifica: 2004-08-26T16:51:38+02:00da naufragotriste
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Un pensiero su “Elementari – I parte

  1. E’sempre interessante quello che scrivi…ah..le scuole elementari…(c orreggi il titolo del post che è sbagliato!!!)ci ao,fabrizio.

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