si riparte….con la mia storia

Un altro amico che voglio citare nelle mie memorie odierne è Pino. Lo ricordo con affetto e nostalgia. Fu uno dei miei amici più cari dalla seconda elementare al secondo liceo, poi si trasferì a Caserta per motivi di lavoro del papà, maresciallo dei carabinieri della locale stazione, Signor Gaetano, e dopo alcune visite reciproche nei primi periodi non l’ho più rivisto. Vorrei tanto rivederlo, ho recuperato il suo numero di telefono e da diversi anni aspetto il 29 aprile, giorno del suo compleanno, per chiamarlo. Poi sistematicamente non lo chiamo. Per adesso aspetto il prossimo 29 aprile. Lui era arrivato con la famiglia poco prima che iniziassimo la seconda elementare con la sua famiglia composta oltre che dal padre dalla sorella Delia e dalla mamma, signora Enza. Fu subito grande amicizia. Furono numerosissime le giornate trascorse insieme a casa sua o a casa mia o ancora a casa di qualche altro amico. Giornate fatte di compiti, di giochi, di racconti, di passeggiate o di episodi che andrò magari a raccontare in seguito. Eravamo un gruppo di amici che trascorrevamo tanto tempo insieme. Ci divertivamo andando nei boschi del paese ad immaginare chissà quali avventure ed a costruire rifugi e/o capanne – i Manuali delle Giovani Marmotte, primo e secondo volume erano sempre con noi – oppure un pallone e quattro sassi a delimitare le porte bastavano a farci trascorrere interi pomeriggi, o ancora con un paio di tavole, qualche corda e quattro cuscinetti a sfera che erano l’indispensabile per costruirci una strana macchina di legno che in gergo chiamavamo “carrettella” e che ci permetteva di percorrere le stradine in discesa del nostro paesello a velocità impensabili. Non c’erano i telefonini, le playstation o la pay-tv ma eravamo felici forse molto più felici dei ragazzi di adesso che hanno tutto ma manca loro sempre qualcosa. Non si possono scordare le tante ore trascorse insieme seduti sul “Pennino” il belvedere della nostra piazza dal quale lo sguardo poteva spaziare su di uno scenario mozzafiato: sull’indescrivibile meraviglia del golfo di Napoli che regalava ai nostri occhi la visione delle isole di Capri, Ischia e Procida e del Vesuvio che specie in quelle rare giornate in cui ci mostrava la sua cima innevata ti regalava uno spettacolo di quelli che non si possono scordare finchè vivi. I nostri programmi televisivi venivano trasmessi il martedì ed il sabato alle 13.00 quando tornavamo da scuola e potevamo vedere, il martedì i cartoni ed il sabato le comiche fino all’inizio del telegiornale. La tv dei ragazzi, rigorosamente sul primo canale, iniziava alle 17.00 e terminava un paio d’ore dopo. Il secondo canale iniziava a trasmettere alle 21.00 e ci regalava un’alternativa televisiva serale. Si aspettava, nelle mattine estive che precedevano la riapertura delle scuole, che aprisse i battenti l’annuale Fiera di Milano perché la Rai trasmetteva nel periodo della Fiera Campionaria, e non ne capii mai il motivo, un film anche al mattino…alla prossima
raffaele

si riparte….con la mia storiaultima modifica: 2004-08-30T22:15:55+02:00da naufragotriste
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