Applicazioni tecniche.

Riprendo, sperando, di non saltare più questo appuntamento, il mio blog. Nel frattempo, ho deciso di eliminare qualche foto perché mi facevano aprire lentamente il blog. Ne inserirò una sola, di tanto in tanto: In prima media cominciai anche a studiare Applicazioni Tecniche. Era una materia che mi affascinava, forte anche dei rudimenti di elettricità che avevo imparato andando a "lavorare" con papà. Ricordo che spesso il professore, Ercolano si chiamava, ci portava tutti insieme in un laboratorio ricavato nei locali di un vecchio cinema e lì ci insegnava a costruire semplici ma funzionali marchingegni. Ne ricordo solo qualcuno: una volta ci fece incollare su di una tavola di truciolato la cartina d'Italia e poi con un piccolo seghetto ci fece tagliare le varie regioni, erano ancora diciannove: Abruzzo e Molise formavano ancora un'unica regione.Il gioco consisteva nell'inserire ogni regione al proprio posto negli  spazi vuoti lasciati liberi dai pezzetti di legno tagliati. Ci insegnò anche a costruire dei circuiti elettrici con interruttore, batteria, fili e lampadina. Ma il gioco che ricordo con più entusiasmo fu quello dell'indovina-capoluoghi. Praticamente su una tavoletta di legno avevamo incollato la cartina della nostra nazione ed avevamo cancellato tutti i nomi dei capoluoghi di regione. Avevamo scritto in ordine alfabetico i loro nomi in calce alla cartina e poi avevamo inchiodato dei chiodini al posto dei nomi cancellati e di fianco ai nomi scritti. In cima alla cartina avevamo fissato una lampadina rossa e di fianco una batteria di quelle piatte da 4,5 volt.  Sotto la tavoletta avevamo collegato con  fili di rame ogni capoluogo al proprio nome e alla lampadina. Il gioco consisteva nel collegare con due pinzette in metallo dalle gambine ricoperte di materiale isolante ogni città al proprio nome: se si indovinava la lampadina miracolosamente si accendeva e si guadagnava il punto agognato. Si giocava a squadre ed i componenti della squadra vincente guadagnavano dei bonus da sfruttare nel corso dell'anno scolastico per giustificare ed abbuonare  una lezione non studiata o un'intemperanza nata tra i compagni. Mi piacque tanto questo gioco che da papà e da Gino me ne feci costruire degli altri: ricordo quello dei segnali stradali , quello delle capitali Europee, quello delle bandiere nazionali. Erano un po' gli antenati dei sapientini con i quali giocano spesso le mie bambine….Se riuscissi a trovare un po' di tempo ne vorrei costruire uno per le mie bambine con i personaggi dei loro cartoni preferiti.

Applicazioni tecniche.ultima modifica: 2004-10-02T10:39:04+02:00da naufragotriste
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