elementari, atto secondo

Dalle maestre, di scuola e di doposcuola, ai compagni, nessun riferimento politico, per carità!, il passo e breve. Permettetemi di passare un attimo, solo per ricordarmi della sua pazienza e della sua meticolosità nell’adempiere al suo lavoro, alla bidella. Si chiamava anch’ella Assuntina ed era molto voluta bene da noi alunni. Ricordo sempre quando, alle dieci del mattino più o meno arrivava in aula con il suo vassoietto e l’aria si riempiva di un aroma di caffè che restava lì sospeso per un bel po’. I compagni, dicevo, sì li ricordo tutti ed a tutti ho voluto e voglio ancora bene. Prima però voglio accennare ad uno di essi che non ho più rivisto da allora. Si chiamava, ne ricordo ancora il nome, Antonio. Ricordo che era altissimo e che giocavamo spesso insieme. Partì un giorno, forse per una disgrazia avuta in famiglia, per raggiungere uno zio che abitava dall’altra parte dell’oceano (il nostro è sempre stato paese di emigranti) in cerca di fortuna. Ricordo solo un abbraccio e la maestra che ce lo fece salutare ad uno ad uno. Di lui non ho saputo più niente. Proprio l’altro giorno, parlando con un altro amico di quei tempi, che fa il vigile urbano in paese, l’abbiamo ricordato. Ha detto che avrebbe esperito qualche indagine e mi avrebbe fatto sapere. Sarei contento di poter sapere qualcosa di lui.
raffaele

elementari, atto secondoultima modifica: 2004-08-27T11:33:59+02:00da naufragotriste
Reposta per primo quest’articolo