ricodi diretti …

dopo aver scritto per sentito dire, vorrei, a questo punto, raccontare di ricordi diretti che vengono fuori andando a pescare nel mio tempo più lontano. sono delle immagini sbiadite, magari nemmeno rispecchianti in toto quella che fu la realtà, ma le ricordo così e cosi Ve le trasmetto. Non Vi tedierò tanto oggi perchè il mio tempo è poco (mia moglie deve andare di turno e le bimbe sono affidate a me per tutto questo torrido pomeriggio: il termometro sulla bandieruola segnavento all’angolo del terrazzino di casa mia da dove si vedono gli isolotti de I Galli, di fronte a Positano, resi celebri dal ballerino Nurejev, segna 36 gradi) ma devo scriverVi qualcosa perche’ mi son ripromesso di non mancare all’appuntamento giornaliero con i miei amici internauti. Ricordo con dolcezza me piccolo che piange vicino al telefono quando la sera, come tutte le sere chiama papà che lavora a Capri e torna ogni due settimane a casa -“papi vieni presto” -, ricordo i pianti su quella terrazzina di Positano da dove avevo fatto cadere la scarpetta bianca nuova, ricordo quando andai con mamma e papà al Santuario di Pompei e indicando la volta dipinta, papà mi disse, riferendosi al nonno mio ononimo volato in cielo da poco: “il nonno è andato lassù mandagli un bacetto” e da allora tra le mie preghiere quotidiane non mancò mai questa: “Gesù fai compagnia al nonno” anche se col passare del tempo quella preghiera si è trasformata in “gesù fai compagnia ai nonni ed alle nonne” ed alla quale si è aggiunta di recente “Gesù fai compagnia ad Alexandra” della quale Vi racconterò in seguito. Ricordo l’automobilina che mi aveva costruito Gino, il figlio di Teresa, con il meccano e che mi fu rubata sotto casa sua (non riuscii a portare tutto insieme a casa mia nelle mani, scatola ed automobilina, e così lasciai l’automobilina in strada e fu l’ultima volta che la vidi…). per oggi mi fermo qua. prima di congedarmi voglio ringraziare tutti Voi che mi leggete e per i consigli ed i pareri che mi date… ciao raf