1966-1969

Ancora un paio di episodi legati a quel periodo che mi vengono in mente. Ricordo quando avvenne l’alluvione di Firenze e la maestra ci fece svolgere un tema in classe dopo averci parlato dell’evento. Io e Pino facemmo la gara a chi scriveva più pagine. La gara si concluse in parità, otto pagine a testa e due “bravissimi” sul quaderno dalla maestra. Ricordo quando venne un maestro supplente e per farci capire in modo più realistico il funzionamento dei vulcani, mise la sua sigaretta fumante nel cratere dell’Etna sulla cartina a rilievo dell’Italia che avevamo affissa al muro. Ricordo che mamma si stupiva perché arrivavo sempre prestissimo a casa dopo la scuola e pensava che prendessi il passaggio da qualche sconosciuto ed invece, una foto di papà scattatami di nascosto, le fece vedere come, uscito dalla scuola, grembiulino svolazzante sulle gambe nude (si andava rigorosamente in pantaloni corti anche d’inverno) ingranavo la quarta e di corsa a percorrere i settecento metri che separavano la scuola da casa. Oggi penso che non ce la farei! Gli anni scolastici erano ovviamente intervallati dai periodi estivi ed anche di quei periodi restano tanti ricordi. Ricordo quando veniva il nonno materno, Vincenzo, a trascorrere qualche periodo di vacanza con noi. Il nonno era stato, ai suoi tempi, un fascista doc, aveva anche partecipato alla marcia su Roma, ed aveva combattuto in Spagna ed in Albania, lo chiamavano “il capitano” ma non so se avesse avuto veramente quel grado nell’esercito. Ma poi raggiunta l’età avanzata aveva cambiato bandiera, diventando di sinistra. E tutte le mattine, settanta lire in mano, mi mandava a comprare l’Unità. Era un buongustaio ed andava matto soprattutto per la cassata siciliana. Mamma, con le sue innumerevoli specialità, lo rendeva sempre felice. Mi ricordo la sua sviscerata passione per Orietta Berti e quando lei compariva in televisione o la si ascoltava per radio era d’obbligo l’assoluto silenzio. Ci incuteva timore ma ci voleva tanto bene e non ci faceva mai mancare la mancia quando svolgevamo qualche commissione per lui. In estate poi venivano i figli di Tottò, Franco e Dolly, che studiavano in Austria dove abitavano con la nonna perché i genitori lavoravano in Svizzera ed i nipoti di Teresa, Pinuccio, Tania e Monica e tutti insieme trascorrevamo delle bellissime estate fatte di bagni, passeggiate, gelati e pizze serali. Ciao alla prossima. Raffaele.

1966-1969ultima modifica: 2004-09-01T10:07:51+02:00da naufragotriste
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